"Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo." (Ippocrate)

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domenica 1 dicembre 2013

MANGIARE LA FRUTTA LONTANO DAI PASTI?

Si pensa che la frutta ai pasti provochi problematiche fermentazioni a livello intestinale (con produzione di gas), che in qualche modo possano oltre a infastidire, incidere negativamente sul dimagrimento.
La presenza di aria a livello gastro-intestinale può essere causata da: aerofagia, introduzione di aria nei pasti frettolosi, bibite gassate, gomme da masticare, dolcificanti artificiali, intolleranza al lattosio e al sorbitolo, mal tollerabilità dei legumi.
Tra le cause di aria nell’addome, c’è anche l’eccesso di carboidrati ai pasti, specie zuccheri semplici, ma si tratta di una prerogativa individuale. In questo caso, la causa è di frequente una disbiosi intestinale (alterazione della flora batterica intestinale, migliorata dall’integrazione di fermenti lattici).
Tuttavia, la maggior parte delle persone mangia ad esempio pasta e frutta senza avere problemi. I problemi di gonfiore ai pasti, in genere, vengono se si mangia troppo e male.
Per chi (e sono in molti) non ha problemi reali di disbiosi intestinale e di conseguente gonfiore addominale, se la frutta possa o non possa rappresentare la fine di un pasto, è una pura questione di gusto e di piacere personale.
Quando la frutta è consigliata alla fine del pasto:
-per chi non ha tempo di fare gli spuntini e rischia di assumere per questo poca frutta (e quindi poche vitamine idrosolubili e fito-complessi antiossidanti ad azione antitumorale).
-per chi soffre di carenza di ferro e anemia sideropenica. La vitamina C contenuta nella frutta, specie in KIWI e AGRUMI, aumenta la biodisponibilità del ferro
-per chi ama la frutta, e sente che il pasto non sia concluso senza di questa. Tuttavia, non superare la quantità di un frutto grande o due piccoli e non eccedere con le quantità dei carboidrati totali del pasto (pasta+pane+patate+frutta).
Quando la frutta, invece, è sconsigliata alla fine del pasto ed è meglio farla slittare di almeno un’ora:
-Quando si è affetti da reflusso gastro-esofageo e da diabete di I e II tipo.

Quindi bisogna fare attenzione ai falsi miti generalizzati. Ogni persona ha delle caratteristiche e non può essere paragonata ad altre. 


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