Si pensa che la frutta ai pasti provochi problematiche
fermentazioni a livello intestinale (con produzione di gas), che in qualche
modo possano oltre a infastidire, incidere negativamente sul dimagrimento.
La presenza di aria a livello gastro-intestinale può essere
causata da: aerofagia, introduzione di aria nei pasti frettolosi, bibite
gassate, gomme da masticare, dolcificanti artificiali, intolleranza al lattosio
e al sorbitolo, mal tollerabilità dei legumi.
Tra le cause di aria nell’addome, c’è anche l’eccesso di
carboidrati ai pasti, specie zuccheri semplici, ma si tratta di una prerogativa
individuale. In questo caso, la causa è di frequente una disbiosi intestinale
(alterazione della flora batterica intestinale, migliorata dall’integrazione di
fermenti lattici).
Tuttavia, la maggior parte delle persone mangia ad esempio
pasta e frutta senza avere problemi. I problemi di gonfiore ai pasti, in
genere, vengono se si mangia troppo e male.
Per chi (e sono in molti) non ha problemi reali di disbiosi
intestinale e di conseguente gonfiore addominale, se la frutta possa o non
possa rappresentare la fine di un pasto, è una pura questione di gusto e di
piacere personale.
Quando la frutta è consigliata alla fine
del pasto:
-per chi non ha tempo di fare gli spuntini e rischia di
assumere per questo poca frutta (e quindi poche vitamine idrosolubili e
fito-complessi antiossidanti ad azione antitumorale).
-per chi soffre di carenza di ferro e anemia sideropenica.
La vitamina C contenuta nella frutta, specie in KIWI e AGRUMI, aumenta la
biodisponibilità del ferro
-per chi ama la frutta, e sente che il pasto non sia
concluso senza di questa. Tuttavia, non superare la quantità di un frutto
grande o due piccoli e non eccedere con le quantità dei carboidrati totali del
pasto (pasta+pane+patate+frutta).
Quando la frutta, invece, è sconsigliata alla
fine del pasto ed è meglio farla slittare di almeno un’ora:
-Quando si è affetti da reflusso gastro-esofageo e da
diabete di I e II tipo.
Quindi bisogna fare attenzione ai falsi miti
generalizzati. Ogni persona ha delle caratteristiche e non può essere
paragonata ad altre.
FONTE www.tizianastallone.com
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