"Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo." (Ippocrate)

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martedì 7 gennaio 2014

LA CISTITE SI CURA PRIMA A TAVOLA


L'acqua rimane il primo rimedio ma occorre anche abolire gli alimenti dannosi e fare spazio a quelli che ci fanno bene...

La notevole diffusione della cistite ha promosso esperienze dietetiche e studi nutrizionali per considerare l’impatto dell’alimentazione nel trattamento e nella prevenzione di questa infezione delle vie urinarie . Oggi sappiamo che l’organismo può difendersi in diversi modi dalla infezione microbica delle vie urinarie, in primo luogo con l’assunzione di una cospicua quantità d’acqua: varia il pH dell’urina, accelera il flusso urinario assicurando una rapida e costante eliminazione di batteri, rafforza l’azione antimicrobica locale della mucosa vescicale. Anche l’alimentazione quotidiana può contribuire in modo importante nel non peggiorare un cistite acuta e nel favorirne la guarigione.
Tanta acqua al dì e tisane al timo
Bere tanta acqua fresca al giorno è necessario per avere gli sperati benefici terapeutici. Possiamo poi associare all’acqua del succo biologico puro di mirtillo rosso in misura di circa 500 ml al dì. Per chi gradisce le tisane, alcune tazze di infuso di timo, disinfettante delle vie urinarie, possono integrare i tre litri di liquidi necessari.
No agli zuccheri, all'alcool e ai vegetali irritanti
Asparagi, barbabietole, fragole, agrumi, latte, cibi speziati e gelati e dolci possono agire come irritanti. Gli zuccheri semplici e i carboidrati raffinati possono peggiorare una cistite dal momento che lo zucchero è tra i cibi più amati da batteri e funghi. Peperoni, melanzane, pomodori, cioccolata, salumi, insaccati e lievito possono scatenare infiammazioni della mucosa urinaria, come le bevande alcoliche, potenti irritanti di tutte le mucose dell’organismo, vescica compresa.
Si agli antisettici naturali
Aglio e cipolla sono da consumare in abbondanza per le loro proprietà antimicrobiche e immunostimolanti. Sedano e prezzemolo sono da considerare in ogni caso di cistite in virtù della loro azione diuretica. Mentre in estate, l’anguria favorisce a un tempo idratazione e diuresi.
Le diete troppo rigide e ipocaloriche aiutano l’infezione

Una dieta inappropriata, troppo restrittiva e ipocalorica, rischia di favorire le infezioni urinarie. Quando modifichiamo profondamente il nostro regime alimentare trascurando le necessità nutritive dell’organismo, fino ad allora abituato a un certo introito di calorie e nutrienti, le difese immunitarie tendono a essere meno efficienti e la vescica, uno dei territori più sensibili all’aggressione batterica, diventa un bersaglio ancora più facile. Proviamo allora ad allontanare dall’alimentazione quotidiana solo quei cibi realmente irritanti. Spesso inoltre chi soffre di cistite vive più manifestazioni di malattia nel corso dell’anno. Una dieta troppo prolungata potrebbe risultare debilitante e controproducente.

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